Insieme in cammino, come “una squadra”


Prosegue il viaggio di Orasport on fire tour nella nostra Diocesi. Nel fine settimana del 20 e 21 maggio in cui è rimesso al centro il valore dello sport in oratorio con Orasport Night, anche una nuova iniziativa verso “Milano-Cortina 2026”.

Di mano in mano, valorizzando associazioni che nel territorio hanno a cuore i valori dell’accoglienza, dell’impegno e della solidarietà, la fiaccola degli oratori, nel decanato di Bresso, ha percorso nel pomeriggio di sole di domenica 21 maggio le strade, riunendo gruppi di famiglie e ragazzi in cammino, che da oratori diversi (Cusano, Cormano e Bresso), si sono incontrati, nella città di Cormano, per compiere l’ultimo tratto insieme, dalla piazza del Comune fino in oratorio (dove è stato possibile anche cenare insieme, sostenendo la partecipazione dei giovani alla Giornata Mondiale della Gioventù).

Come “una squadra”: consapevoli dei propri limiti ma anche dei traguardi incredibili che insieme si possono raggiungere, secondo quanto ha ispirato la testimonianza dell’atleta e allenatore paralimpico Massimiliano “Max” Manfredi: «lo sport rappresenta salute, benessere, fare squadra… anche negli sport individuali (lui ne pratica quattro, tre fanno parte del programma dei giochi paralimpici, tennistavolo, badminton, sitting volley, e il para-rafting, uno sport un po’ inusuale che ha avuto la gioia di aiutare a crearlo, facendo parte della Nazionale italiana)». Cercando di portare la sua testimonianza, il suo messaggio di inclusione, soprattutto quello che sono per lui i valori dello sport: «Tutti gli obiettivi diventano possibili. Ma ognuno ha abilità diverse, siamo tutti diversi, ciò che è difficile è lavorare sulle nostre qualità e scoprirle, aiutati dai genitori e dagli educatori. Dobbiamo essere consapevoli della nostra unicità».
Anche il giornalista sportivo Carlo Pellegatti, premiando all’estrazione della lotteria finale, a questo bell’appuntamento di festa e sport, spendendo una parola per i sacerdoti impegnati in oratorio, meritorio perché mettono ciò che serve in tutte le attività, la grande passione. «Ciò che auguro, qualunque cosa facciate, come lavorate, come andate a scuola, come giocate a calcio ecc., sempre la passione. Con la passione fai un upgrade, un salto in più, e si ha successo: quello che magari non ti riesce per carenze personali, la passione ti fa raggiungere tutti i traguardi. L’opera dell’oratorio non devo illustrarla io, grandi giocatori di calcio sono nati tra le strade e l’oratorio».
«Una grande partecipazione a questa camminata per tutti: con il desiderio di mettersi in cammino lasciandosi ispirare dai valori olimpici, soprattutto la solidarietà – ha commentato don Stefano Formenti – partecipando a questo progetto che ha l’obiettivo di aprire uno scenario educativo innovativo che veda i nostri ragazzi protagonisti di un processo volto alla crescita della persona e dei valori della società, con gli oratori posti al centro di una nuova alleanza educativa. Camminando insieme per costruire un mondo più bello, più solidale, migliore e tenendosi quasi per mano, per essere insieme un’unica comunità, mettendosi insieme tante realtà diverse e associazioni, guidati dall’eccellenza, come qualcosa che accende il cuore: vogliamo credere che le Olimpiadi siano una grande occasione educativa nei significati che porteranno con sé, eccellenza nello spirito olimpico cioè dare il meglio di sé in ogni situazione, solidarietà intesa come il profondo legame con l’altro, accogliendo le differenze e le ricchezze della diversità, il rispetto che è l’educare a un’etica irreprensibile che regoli il rapporto con gli altri, con le istituzioni e con l’ambiente». Valori che nelle nostre comunità cristiane si integrano perfettamente con lo spirito del Vangelo che ci invita a imitare il Signore Gesù. Sui principi ispiratori delle Olimpiadi ci aiutiamo allora a generare e vivere una cultura che promuova l’uomo, i suoi diritti e la sua capacità di costruire un futuro di pace e una società aperta, dialogante, attenta a ciascuno. «Facciamo festa oggi perché ciascuno sappia fare bene la sua parte!»


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