Prepariamo lo spirito olimpico


La fiaccola degli oratori è stata accolta con gioia anche nel decanato di Tradate. Da
domenica 12 novembre diverse le attività organizzate nei vari oratori proprio per
trasmettere ai ragazzi e alle ragazze delle diverse fasce d’età i valori dello sport
preparare “lo spirito olimpico”. Con gli adolescenti a Venegono, come ci ha raccontato
l’educatore Christian Canziani, si è giocato a “palla scacchi” (re-regina), con riflessioni
incentrate sullo stare “in squadra”; con i preadolescenti si è optato per la visione del film
“Le nuotatrici”.
Un incontro con i bambini dell’iniziazione cristiana, si è svolto a Mozzate, martedì 14
novembre; don Riccardo Fumagalli ci spiega che nel momento di preghiera prima
dell’incontro di catechismo, con la fiaccola accesa, si è richiamato il mondo dello sport e la
sua bellezza.
Persino l’Arcivescovo Mario Delpini nella S. Messa per i 90 anni di consacrazione della
chiesa di Lonate Ceppino: la fiaccola vicino all’altare e la partecipazione delle società
sportive di Lonate Ceppino, con un pensiero al termine della celebrazione.
E così si arriva a sabato 18 novembre, con un bel pomeriggio in oratorio a Tradate.
Nell’occasione della presenza della fiaccola la presentazione della nuova squadra di calcio
Csi San Luigi – Tradate e una partita di inaugurazione (prima della merenda insieme).
«L’idea – afferma don Marco Ciniselli – è quella di promuovere con le squadre che giocano
in oratorio i valori dello sport, fondando anche una squadra nuova, che ora ha intercettato
il desiderio dei giovani e pensiamo per l’anno prossimo possa coinvolgere i ragazzi di
elementari e medie. È un segno bello, quello della luce, che abbiamo sottolineato con i
preadolescenti pregando per la pace».

Domenica 19 novembre, seconda domenica d’Avvento ambrosiano, la fiaccola è giunta alla chiesa di Venegono Superiore dopo essere stata accesa dal piazzale della chiesa di Venegono Inferiore.

Oltre alla lettura di una parte della lettera agli sportivi dell’Arcivescovo, nell’omelia don Luca Ferrarese ha sottolineato molto dello “spirito olimpico” che sottintende al progetto Orasport on fire tour, attraverso la storia del giovane pugilatore Mys di Taranto e riproponendo l’idea dello sguardo di fiducia che gli atleti rivolgono ai loro allenatori, una figura per loro fondamentale, e che gli allenatori concentrano sui ragazzi che sono loro affidati. Uno sguardo di stima, non
giudicante, nonostante le cadute e le difficoltà, che sproni sempre a rialzarsi per rimettersi
in gioco per un’altra gara, un’altra partita…
Portata dai ragazzi in oratorio, con l’accensione del braciere, dopo il pranzo insieme,
ragazzi e adulti si sono radunati attorno alla fiaccola degli oratori: «È un simbolo, ma un
simbolo importante, che fa incontrare gente, chiede di organizzare; dietro questo simbolo
c’è impegno, lavoro, tempo, fede. Oggi, qui, per noi, nel nostro oratorio, è un segno.
L’oratorio non è sempre quello che abbiamo vissuto, è cambiato nel tempo, ma non
importa quanti siamo, conta non il numero delle persone che siamo ma quello che conta è
se c’è un segno di civiltà dentro a noi che ci troviamo, se ci prendiamo cura gli uni degli
altri». Orasport on fire tour ci ricorda che c’è un modo di prendersi cura anche attraverso lo
sport.


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