La pratica sportiva, una possibilità di incontro


Nell’oratorio di Venegono Superiore, domenica 19 novembre, il passaggio della fiaccola degli oratori dal decanato di Tradate a quello di Carnago, simbolicamente consegnata da un bambino a don Andrea Budelli, che ha raccontato qualcosa di caro, legato a prima che entrasse in Seminario:

Ho fatto l’allenatore di pingpong per 12 anni…

don Andrea Budelli

«…e una cosa che secondo me dice tantissimo dello sport è la solidarietà e io l’ho vissuta in prima persona, quando ho iniziato ad allenare, dopo anni in cui giocavo, e ho incontrato un ragazzo che pian piano si è affiancato a me ad allenare… lui era molto più bravo di me a giocare, ma un certo punto ha dovuto affrontare un secondo trapianto di rene. Ma la cosa bellissima – l’intervento è riuscito perfettamente -, è che lui è potuto tornare a giocare, e tutti i ragazzi che assieme allenavamo si sono uniti tantissimo… si è creato un gruppo con cui siamo cresciuti, ottenendo ottimi risultati (alcuni sono diventati campioni italiani Csi nelle loro categorie). Con lui abbiamo costruito un’amicizia speciale che ci lega anche a distanza di tanti anni. Questo credo dica tanto del valore dello sport: quanto possa costruire relazioni preziose, importanti; da una carriera che sembrava destinata a finire in realtà ha aperto a qualcosa di più grande. Auguro a tutti i bambini e ragazzi di divertirvi tanto con lo sport, di crescere tanto, perché credo che lo sport insegni tante cose, il senso dell’appartenenza, il senso del sacrificio per l’altro, il senso della fatica, ma sopratutto insegni la solidarietà, e la friendship, lo stare insieme bene e vivere bene».


Ma l’inizio ufficiale è stato una corsa, tra le vie del paese, fino all’oratorio, per un divertente pomeriggio di giochi olimpici oratoriani, tra corsa, staffetta, e lancio del vortex.
Presente a questo inizio della presenza della fiaccola nel decanato anche il sindaco di Carnago Barbara Carabelli, che ha voluto riprendere alcuni pensieri profondi sullo sport espressi da due grandi pontefici, perché i più giovani possano farne tesoro: Papa Francesco ed il suo pensiero dello sport come una “grande scuola”, e Papa Giovanni Paolo II, per il quale lo sport è “occasione per mettersi alla prova, confrontarsi con se stessi, vivendo la pratica sportiva come una possibilità di incontro”.


Al centro del campo da gioco uno striscione con i cinque cerchi delle Olimpiadi, che rappresentano i cinque continenti che si intersecano l’uno con l’altro, e ci ricordano che lo sport dovrebbe essere un “ponte di pace” che unisce promuovendo inclusione, amicizia, solidarietà, educazione.
Secondo giorno nel decanato, lunedì 20 novembre, con una fiaccolata, a Rovate, che ha visto una partecipazione numerosa.
Martedì 21 novembre un momento di preghiera in oratorio a Caronno Varesino con preadolescenti e animatori. Nel tardo pomeriggio 18enni e giovani hanno portato la fiaccola dall’oratorio di Caronno alla chiesa di Castronno, per un momento di preghiera per preado, animatori e ragazzi del Csi, per concludere poi in oratorio a Castronno, con una piccola processione, e un momento di condivisione.

La fiaccolata di Orasport on fire tour è stato un momento di condivisione…

Mattia Recupero


Come ci racconta il giovane: «… per i giovani, preado, ado, animatori, educatori e tutta la comunità di Castronno e Caronno Varesino. Dopo un primo momento di preghiera nella cappellina dell’oratorio di Caronno con la comunità del paese, alcuni ragazzi hanno portato la fiaccola fino alla chiesa parrocchiale di Castronno dove si è svolto un secondo momento di preghiera con la comunità del posto. Abbiamo camminato per le vie del paese, in corteo, con la luce della fiaccola degli oratori, per terminare in oratorio con un momento insieme. É stato un momento molto toccante per tutti, per il raccoglimento spirituale e fortemente simbolico che il significato della fiaccola che attraversava il nostro decanato ci ispirava».


Presso l’Agorà di Carnago giovedì 23 novembre la testimonianza nell’appuntamento decanale di Max Manfredi, campione paralimpico di badminton, tennistavolo e sitting volley, oltre che allenatore di tennistavolo e badminton. Un brutto incidente e l’amputazione della gamba destra, ha portato a modificare il suo modo di vivere, ma non ha fermato la sua voglia di fare sport e di portare la sua coraggiosa testimonianza.

A Gornate Olona, 80 tedofori, venerdì 24 novembre, hanno portato la fiaccola dal Santuario della Madonnetta alla palestra comunale, attraversando quasi tutte le vie di Gornate, per circa 5 km.
In palestra, in stile villaggio olimpico, testimonianze e interviste condotte da Elisabetta Bertani, con la straordinaria partecipazione di Ambrogio Magistrelli, campione dei Giochi paralimpici invernali di Torino 2006 e Vancouver 2010, Silvano Danzi, tecnico delle nazionali della Federazione Italiana di atletica leggera dal 2005 al 2012 e docente di atletica leggera, Pietro Arese, mezzofondista e siepista italiano, detentore della seconda prestazione italiana di sempre nei 1500 metri piani.

Le testimonianze sono state inerenti alla loro esperienza di relazione nel villaggio olimpico

don Giuseppe Pediglieri

Sabato 25 novembre a Cairate, Bolladello, Peveranza, il gruppo adolescenti ha animato il momento di preghiera iniziale del catechismo, con giochi organizzati dal Csi di Bolladello, preghiera e merenda per tutti, insieme a tutti gli adolescenti del decanato. Da Bolladello la fiaccola è ripartita verso Cairate, prima del passaggio, domenica 26 novembre, al decanato successivo, quello di Gallarate.


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